La Giunta Marsilio presenta il conto agli abruzzesi

 


Ammonta a circa 130 milioni il debito sanitario accumulato dalla Regione Abruzzo sotto la guida del Presidente Marsilio e dell'assessore Verì. Di questi, circa 60 milioni hanno trovato copertura mentre i restanti 68 milioni sono deficit strutturale, cui la Giunta Marsilio ha deciso di fare fronte con misure tampone, con una variazione di bilancio che ricevuto il parere negativo dei revisori dei conti. Ciò vuol dire che se la Regione Abruzzo non troverà il modo di rientrare da tale deficit strutturale, attraverso i piani di razionalizzazione che le Asl saranno obbligate a presentare, ciò si scaricherà sui cittadini abruzzesi in termini di aumento delle tasse regionali o di taglio ulteriore a servizi e prestazioni. Ciò che preoccupa è la mancanza di consapevolezza, da parte di chi guida attualmente la nostra regione ed in particolare il settore sanitario, che senza indirizzi, senza programmazione e senza idee, i piani delle Asl assai difficilmente potranno risolvere il problema, se non colpendo i costi per il personale e per i servizi, e quindi peggiorando ulteriormente il livello delle prestazioni per gli utenti e così producendo una spirale di crescita della mobilità passiva ( e quindi del debito stesso). 

Di tutto questo si è discusso in un consiglio regionale surreale, in cui si è sentita l'assessore Verì ammettere candidamente che tra le cause del deficit strutturale c'è un piano delle rete ospedaliera elettoralistico, che è un puro e semplice libro dei sogni.  Mentre il presidente Marsilio ha chiamato in causa fattori esterni come la pandemia, l'inflazione e l'aumento dei costi energetici. Tutto vero, ma allora, come ha ricordato il capogruppo del Pd Silvio Paolucci, perchè la Giunta abruzzese non si è unita alle altre regioni che hanno chiesto al governo Meloni di non ridurre la spesa sanitaria, e perchè non sostiene il disegno di legge del Pd che punta a vincolare la spesa sanitaria nazionale al 7,5% del Pil? Ed è vero che molte altre regioni si trovano ad affrontare serie difficoltà finanziarie, ma come hanno ricordato i consiglieri regionali di opposizione un conto è fare deficit per investire e per migliorare la qualità del servizio sanitario, un conto è farlo disinvestendo e producendo liste di attesa sempre più lunghe, una crescente demotivazione del personale medico e sanitario, e risposte al bisogno di salute dei cittadini sempre più insoddisfacenti. 


25 Aprile - Abruzzo progressista


qui il link della seduta del consiglio regionale consiglio regionale urgente

e la conferenza stampa dei gruppi di opposizione conferenza stampa sit in patto per l'abruzzo

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