Referendum Cgil



"25 Aprile Abruzzo progressista” sosterrà i referendum popolari promossi dalla Cgil per un lavoro sicuro, stabile, dignitoso, nella convinzione che non ha senso dirsi progressisti e di sinistra se non si difende la dignità del lavoro. Nel corso del tempo, la sudditanza della sinistra verso l’ideologia neoliberista ha determinato fratture con i mondi sociali di riferimento, che urge ricomporre.  Bene ha fatto, dunque, la segretaria nazionale del Pd Elly Schlein a sottoscriverli.

Avremo modo di tornare sull'argomento, ma per ora crediamo sia utile riportare i contenuti dei quesiti referendari che, qualora si raggiungessero le firme necessarie, sarebbero sottoposti ai cittadini.

1) Il primo quesito riguarda l'abrogazione nella sua interezza del decreto legislativo n.23 del 2015 che contiene le norme sul contratto di lavoro a tempo indeterminato a tutele crescenti, che stabilisce solo per chi è stato assunto dopo il 2015 non si applica la reintegra per chi è stato licenziato in modo illegittimo.

2) Si chiede l'abrogazione delle norme della legge 108 del 1990 che fissano un tetto massimo per il risarcimento delle lavoratrici e dei lavoratori in caso di licenziamento illegittimo nelle imprese con meno di 15 dipendenti, con l'obiettivo di innalzare le tutele nelle piccole imprese.

3)Si chiede l'abrogazione dell'art. 19 del decreto legislativo 81 del 2015 che riguarda la liberalizzazione dei contratti a termine, reintroducendo l'obbligo di causali specifiche e temporanee.

4) Si chiede l'abrogazione dell'art.26 comma 4 del decreto legislativo 81 del 2008, che esclude la responsabilità solidale delle aziende committenti nell'appalto e nel subappalto, in caso di infortunio o di malattia professionale delle lavoratrici e dei lavoratori.

Per firmare ci si può rivolgere ai banchetti promossi dalla Cgil o anche farlo direttamente sulla piattaforma digitale, tramite Spid al link https://www.cgil.it/referendum .

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